martedì 3 aprile 2012

IMU - IRPEF - 2012

Segue un breve riassunto sull'IMU.

La tassa è stata emanata dal PDL-Lega a seguito del federalismo dei comuni e doveva entrare in vigore dopo le elezioni statali (2014) che avrebbero visto coinvolti i partiti, se non fosse caduto il governo (in altre parole una legge voluta da un precedente governo avrebbe gravato sul consenso elettorale del governo susseguente).
L'intenzione era quella di prevedere la tassa per le sole seconde case e di andare a sanare i tagli ai bilanci comunali imposti dal Governo ai Comuni con il Patto di Stabilità (si vedano le marce di protesta di vari sindaci di tutti gli schieramenti a Roma riguardo al Patto di Stabilità).
La campagna pubblicitaria politica sull'IMU, "vedo, pago, voto", non spiegava per quale motivo i proprietari di seconde case, quindi non residenti nel Comune, avrebbero dovuto influire sul Comune votando il Sindaco alle elezioni in funzione delle aliquote scelte sull'IMU e la gestione del bilancio comunale.

A seguito della crisi economica del 2011, e delle 4-5 manovre finanziarie di almeno due governi nello stesso anno, evidente prolungamento dei crack finanziari del 2008, il governo Monti, succeduto al governo PDL-Lega, ha anticipato l'IMU di due anni, ed imposto la tassa anche sulle prime case (cambiati anche alcuni coefficienti moltiplicatori per il calcolo).

L'IMU, imposta municipale unica, come previsto dalla prima stesura della tassa copre l'ICI e l'IRPEF sugli immobili sfitti.
Prima del 2007 l'ICI sulle prime case era pagata in una piccola percentuale, mentre il resto era detraibile.
Nel 2007 si decise di eliminarla completamente.
Analogamente l'IRPEF per immobili sfitti non era dovuta per la prima casa (il senso della tassa era che un immobile sfitto veniva valutato come rendita solo per il fatto di possederlo).
Per le seconde case (o per gli immobili costruiti da imprese di costruzioni, prima dell'atto della vendita) l'ICI era dovuta per l'anno in corso, mentre l'IRPEF per immobili sfitti era dovuta nella dichiarazione dei redditi dell'anno seguente.
Per uffici e negozi, essendo questi luoghi di lavoro, non era dovuta l'IRPEF per immobili sfitti, bensì l'IRPEF per il reddito sviluppato e l'ICI sul locale/immobile.

L'IMU, come imposta municipale unica raggruppa l'ICI e l'IRPEF per immobili sfitti, legando il guadagno ad una varietà di aliquote diverse per i differenti scopi dell'immobile, con un versamento di imposte nell'anno in corso, come l'ICI e non nella dichiarazione dei redditi postuma di un anno.
Ciò significa che lo Stato guadagnerà un anticipo di tasse (è come se venisse anticipato di un anno il pagamento dell'IRPEF per immobili sfitti), cosa che gli permetterà di far cassa prima, ed al variare dei bilanci dei Comuni guadagnerà una quota fissa di tasse (3.8 per mille dell'IMU), lasciando libere le amministrazioni locali di imporre le aliquote in funzione del guadagno necessario.
Analogamente lo Stato perde il contributo dell'IRPEF inglobato nell'IMU.
Non si può stabilire con certezza a priori quanti soldi un Comune o lo Stato guadagnerà.

Infatti benchè siano noti i valori di prime e seconde case presenti sul territorio, risulta difficile stabilire quanta IRPEF pagavano i soggetti coinvolti, non si sà a priori quante di queste abitazioni verranno locate nell'anno in corso (variazione dell'aliquota nel caso di locazione), così come è difficile per lo Stato prevedere i cambiamenti politici e di bilancio di tutti i comuni e di conseguenza le relative aliquote.
Infine, il denaro raccolto dall'Agenzia delle Entrate e ridistribuito nel territorio con un certo ritardo, passa attraverso il fondo di perequazione comunale, nato per colmare le differenze fra Comuni confinanti quando c'era la sola tassazione IMU sulla seconda casa, rimasto attivo ancor oggi che la tassa investe tutti gli immobili.

L'unico pregio della tassa sembra essere il coinvolgimento del Comune al controllo del territorio per individuare case fantasma, abusi edilizi e simili.
Tuttavia questo pregio sarà da valutare.
Infatti si presuppone che al Comune interessi individuare i casi di abuso diffuso, per aumentare in modo considerevole il bilancio, piuttosto che limitarsi semplicemente ad aumentare di mezzo punto o di un punto la tassa nel bilancio dell'anno seguente.
In altre parole, se in un Comune di 8000 unità ci sono 1000 immobili fantasma, allora per il Comune potrebbe aver senso il controllo degli abusi nel territorio.
Se nel Comune di 8000 unità, 10 case sono abusive, il guadagno che ne trarrebbe il Comune dal controllo degli abusi è scarso e risulta più semplice in caso di carenze di bilancio, aumentare semplicemente l'aliquota dell'IMU (La Nuova Venezia: 1600 immobili fantasma nel veneziano - 132 solo a Spinea).

Come funziona l'IMU:
1) il Comune calcola il bilancio, stima le entrate che devono arrivargli con i tagli dello Stato e calcola le aliquote con i dati del patrimonio immobiliare fornitigli dall'Agenzia delle Entrate (forse servendosi del nuovo sistema VIATEL).
2) definisce quindi in accordo con due persone, i revisori dell'Agenzia delle Entrate (nuova figura professionale pagata dal contribuente per rendere sostenibile il federalismo fiscale comunale), le aliquote stabilendo la bontà e stabilità del bilancio comunale con parametri imposti dallo Stato. Le aliquote vengono approvate in consiglio comunale, con intervento anche dei revisori dell'Agenzia delle Entrate ed in genere con un pubblico di cittadini spettatori interessati alquanto scarso ("non vedo, pago, forse voto in qualche altro Comune...").
I revisori comunicano le aliquote all'Agenzia delle Entrate, che le applicherà per l'anno in corso, raccogliendo le tasse dovute dai cittadini.
3) l'Agenzia delle Entrate riscuote il denaro dell'IMU, e lo inserisce nel fondo perequativo. Un 3.8 per mille viene destinato alle casse dello Stato, il resto dell'aliquota viene ridistribuito ai Comuni, facendo in modo che non vi sia un Comune povero di risorse ed uno ricco confinanti.
4) il Comune riceve una quantità di denaro dallo Stato conforme con quanto stabilito, più un certo ritardo temporale nella consegna dell'imposta, e così chiude il bilancio.

Il Comune di Spinea, con una partecipazione di pubblico al consiglio comunale piuttosto scarsa (una ventina di persone su quasi 24 mila cittadini) ha stabilito con un accordo fra le parti politiche di maggioranza ed opposizione le aliquote:
1) 4.5 per mille riguardo alla prima casa, con la possibilità di portare il valore al 4 per mille per l'anno 2013 e 4 per mille nel 2012 nel caso in cui le entrate siano superiori a quanto previsto;
2) 9.5 per mille per le seconde case;
3) 7.6 per mille per le seconde case locate;

Non risultano altri valori speciali: per esempio una riduzione al 4 per mille per le case costruite da imprese costruttrici (IMU la richiesta dell'ANCE per le imprese - aliquota allo 0.4%) che così risultano le più tartassate (oltre agli oneri di urbanizzazione pagano gli immobili costruiti come seconda casa ad aliquota piena dall'emissione del certificato di abitabilità al giorno di vendita) o per esempio foresterie, rustici, magazzini, ecc...

Nel 2007 i valori erano del 5 per mille per le prime case e del 7 per mille per le seconde case.

I revisori del bilancio dell'Agenzia delle Entrate hanno espresso parere favorevole sulla gestione del bilancio (scarso appesantimento dei costi del personale sul bilancio Comunale, buona gestione delle entrate, piccola esposizione debitizia per 500 mila euro...)

Niente è stato detto sul sormonto fra le tasse.
Infatti i contribuenti delle seconde case, per il primo anno di IMU, si troveranno a dover pagare nella dichiarazione dei redditi del 2012 l'IRPEF per appartamento sfitto per l'anno 2011 e l'IMU (ovvero ICI e IRPEF per appartamenti sfitti) dell'anno 2012. Tralasciando quindi le differenti aliquote tendenti al rialzo, ciò sarebbe come far pagare al contribuente nello stesso anno, il 2012, una volta l'ICI e due volte IRPEF.


L'IMU, come tassa che grava su un bene immobile non celabile (diversamente da mancata emissione di scontrini fiscali, false fatturazioni, ecc...), va quindi a far pagare immobili costituenti attività (negozi ed uffici) indipendentemente dal reddito prodotto.
Da un lato quindi si ha il pregio di far pagare eventuali evasori fiscali con tasse certe indipendenti dall'emissione di scontrini o fatture, dall'altro va a gravare in modo certo su quelle attività che non necessariamente forniscono guadagno (vedi negozi che non vendono niente per un mese), e secondo una logica politica liberista, dovrebbero aver già chiuso per la competizione di eguali soggetti in attivo.


Come si calcola l'IRPEF e l'IMU rispetto l'ICI.
Dalla dichiarazione dei redditi si prende la rendica catastale dell'immobile: per esempio 550.
Il valore della rendita viene moltiplicato per alcuni coefficienti.
Il risultato è l'ICI o l'IMU per l'immobile.

L'ICI nel comune di Spinea per la prima casa aveva aliquota 0.5% e per le seconde case 0.7%.
Il coefficiente moltiplicatore riguardo alal tipologia della casa sono riassunti qui: dossier.net o visurnet.com.
Basta guardate il tipo di abitazione (per esempio immobile ad uso abitazione categoria A1) ed il relativo coefficiente (100 prima del 2012 e 160 dopo la variazione del governo Mondi).
Un ulteriore cofficiente è dovuto alla rivalutazione delle rendite catastali voluta dal governo Amato negli anni '90 a seguito della crisi economica: pari a 1.05.
Infine vi è l'aliquota della tassa.

Quindi se l'immobile di rendita catastale 550 fosse una prima casa:
ICI = aliquota ICI * rendita catastale * 1.05 * 100
IMU = alituota IMU * rendita catastale * 1.05 * 160

Se invece fosse stato un ufficio
ICI = aliquota ICI * rendita catastale * 1.05 * 50
IMU = alituota IMU * rendita catastale * 1.05 * 80
od un negozio:
ICI = aliquota ICI * rendita catastale * 1.05 * 34
IMU = alituota IMU * rendita catastale * 1.05 * 55




E' bene notare che le imprese di costruzioni non pagano le loro costruzioni come uffici o negozi, ma come seconde case.
Quindi in numeri secondo i valori del Comune di Spinea:
Prima casa:
ICI = ( 5 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 100 = 288.75 euro (zero euro fra il 2007 ed il 2011)
IMU = ( 4.5 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 160 = 415.8 euro
Nel caso di figlio a carico c'è una detrazione di 200 euro, con ulteriori 50 euro per ogni figlio inferiore a 26 anni fino ad un massimo di 400 euro di detrazione.
Seconda casa:
ICI = ( 7 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 100 = 404.25 euro
IMU = ( 9.5 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 160 = 887.04 euro
Seconda casa locata:
ICI = ( 7 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 100 = 404.25 euro
IMU = ( 7.6 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 160 = 702.24 euro
Uffici:
ICI = ( 7 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 50 = 202.13 euro
IMU = ( 9.5 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 80 = 438.9 euro
Negozi:
ICI = ( 7 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 34 = 137.45 euro
IMU = ( 9.5 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 55 = 311.28 euro


311.28 euro / 12 mesi = 26 euro di tassazione al mese da compensare con altrettanti ricavi dichiarati (considerazione che potrebbe essere dibattutta con i sostenitori della teoria che ogni negozio italiano debba evadere un terzo delle vendite del mese per compensare le tasse dovute).

E' evidente come negozi ed uffici continuano a pagare la metà delle imposte delle abitazioni a parità di rendita catastale (da considerare comunque le differenti rendite catastali fra un immobile di 80 metri quadri ed un negozio di una decina di metri quadri).
L'aliquota del 9.5 per mille infatti basandosi su un coefficiente moltiplicatore di 55-80, anzichè di 160, fa si che l'importo annuale dovuto di IMU sia inferiore all'importo dovuto per una prima casa. Quindi tutte quelle voci per cui i commercianti (attività redditizia?!), vengono strangolati dalla morsa della tassa non trova ragione, in quanto coloro che vengono letteralmente tartassati sono i proprietari di seconde case (proprietà non redditizia e non attività!!!).

Cosa si dovrebbe aspettare il comune di Spinea? un forte malcontento di non residenti!
Infatti la logica del "chi più ha più paga" o "chi ha la seconda casa, sicuramente ha più denaro e può pagare più tasse a fronte della crisi generata da decenni di inciuci della politica italiana e della speculazione bancaria" è del tutto sbagliata per un caso semplicissimo.
Infatti a Spinea sono residenti vari anziani, che alla loro dipartita lasciano gli immobili prima casa di residenza ai figli.
I figli, che magari hanno speso tempo e denaro nell'acquisto di una loro casa, non necessariamente sono ricchi e non necessariamente riescono a svendere in breve tempo la loro nuova seconda casa (da non dimenticare che dietro al passaggio di proprietà per eredità gravano imposte di successione) o non riescono in breve tempo a locarla a causa della stagnazione del mercato (aumento dell'offerta con domanda inalterata).
Su questa categoria ricade quindi una batosta di tasse ingiusta ed onerosa, che spiega per quale motivo percorrendo le strade del Comune si moltiplicano i cartelli di messa in vendita di immobili applicati sui balconi.

Nota aggiuntiva: viene meno il trucco legalizzato del comodato d'uso al figlio per non pagare le tasse su una seconda abitazione, considerata come prima casa.
In caso di comodato d'uso gratuito le tasse dovute sono, secondo le quote del comodato, pari all'aliquota della prima casa per il figlio e pari all'aliquota di una seconda casa per il padre.
Ciò spiega per quale motivo molti si siano già premuniti facendo una donazione di immobili da padri a figli, pagando le relative tasse di successione, in una logica economica di lungo periodo più redditizia con tale sistema dell'IMU.

Cosa cambia se si considera anche l'IRPEF?
L'IRPEF per immobili sfitti viene calcolata con la rendita catastale moltiplicata per dei coefficienti:
1) rivalutazione di 1/ 3 del valore della rendita catastale (quindi 1 + 1 / 3 = 4 / 3)
2) coefficiente di rivalutazione del 5 per cento (legge Amato anni '90)
3) aliquota IRPEF della persona: commercialistatelematico.com
E' evidente che aver accorpato l'IRPEF nell'IMU favorisce gli alti redditi (aliquota 0.43 per redditi sopra 75000 euro) e fa pagare di più i meno abbienti o gli evasori (aliquote inferiori).
Quindi all'atto pratico non vi è riscontro nella morale del "chi più ha più paga"....

Le aliquote erano:
aliquota 23% reddito inferiore a 15000 euro
aliquota 27% reddito compreso fra 15000 euro e 28000 euro
aliquota 38% reddito compreso fra 28000 euro e 55000 euro
aliquota 41% reddito compreso fra 55000 euro e 75000 euro
aliquota 43% reddito superiore a 75000 euro

All'esempio precedente, considereremo tre casi: aliquota minima (non abbiente od evasore), aliquota media (semplice borghese appena sopra la soglia di povertà con uno stipendio decente), aliquota massima.
In numeri secondo i valori del Comune di Spinea:
Prima casa:
IRPEF = non dovuta per prime case (segnata nella dichiarazione dei redditi e detratta)
ICI = ( 5 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 100 = 288.75 euro (zero euro fra il 2007 ed il 2011)
IMU = ( 4.5 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 160 = 415.8 euro

Si ha quindi un raddoppio di imposte per il proprietario di prima casa, rispetto agli anni precedenti al 2007.


Seconda casa:
IRPEF1 = (23 / 100) * (4 / 3) * 550 * (1 + 5 / 100) = 177.1 euro
IRPEF2 = (38 / 100) * (4 / 3) * 550 * (1 + 5 / 100) = 292.6 euro
IRPEF3 = (43 / 100) * (4 / 3) * 550 * (1 + 5 / 100) = 331.1 euro

ICI = ( 7 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 100 = 404.25 euro

ICI+IRPEF1 = 581.35 euro - (l'imu è 1.53 volte il valore di tasse prima versato)
ICI+IRPEF2 = 696.85 euro - (l'imu è 1.27 volte il valore di tasse prima versato)
ICI+IRPEF3 = 735.35 euro - (l'imu è 1.21 volte il valore di tasse prima versato)

IMU = ( 9.5 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 160 = 887.04 euro

L'IMU dovuta è una tassa maggiore per persone meno abbienti o evasori fiscali (aliquota 15%) piuttosto che per ricchi (redditi maggiori di 75 mila euro), per i quali aumenta di soli 150 euro su 735 che già erano dovuti.

Seconda casa locata:
Nel caso di locazione, l'IRPEF per immobile sfitto non è dovuta.
Si paga l'IRPEF per reddito di locazione che varia in funzione del canone mensile/annuo.
Un regime di tassazione alternativo che anticipa l'IRPEF di 1 anno (come l'IMU), dietro una considerevole diminuzione di denaro dovuto è attuabile con la cosiddetta Cedolare Secca.
Il calcolo della cedolare secca è semplice:
soldi dovuti con contratto libero = 0.21 * canone mensile * 12 mesi
soldi dovuti con contratto concordato = 0.19 * canone concordato * 12 mesi
Anche in questo caso la tassazione premia maggiormente i redditi più alti (l'irpef sul 75% del reddito da locazione può avere le aliquote prima viste dal 23% al 43%).

Vi è una grande convenienza fiscale nel mettere le seconde case in affitto.
Tuttavia per un aumento dell'offerta non si attesta oggi un aumento della domanda di inquilini in cerca di locazioni.
E' bene notare che per il 2012, il primo anno di entrata in vigore dell'IMU proprio le abitazioni locate sono le maggiormente colpite da una tripla tassazione.
Infatti nel 2012 i proprietari di abitazioni dovranno pagare:
1) nel modello 730 od unico i proventi IRPEF relativi al 2011 (se l'appartamento era sfitto l'IRPEF di appartamento sfitto del 2011, dal 2012 compensata nell'IMU, se l'appartamento era fitto, l'IRPEF della rendita).
2) nel 2012 relativamente al 2012 l'IMU, imposta unica municipale, tassa che compensa l'ICI e l'IRPEF per abitazione sfitta, relativamente a tutti i 12 mesi, indipendentemente che l'appartamento sia fitto o sfitto.
3) nel 2012 la cedolare secca (a sostituzione dell'IRPEF dovuta per la rendita fondiaria) con un anticipo del 95% oppure nel 2013 l'IRPEF dovuta per la rendita fondiara se non si adotta il regime sostitutivo (cedolare secca). C'è da notare che il contratto di locazione (4+4 anni o 3+2 anni) e la relativa scelta per il regime della cedolare secca possono derivare dagli anni precedenti al 2012.
E' quindi evidente che nel 2012 per le seconde abitazioni, dovendo versare IMU e IRPEF del 2011, è come si dovesse versare un'ICI (quella relativa al 2012) e due IRPEF (quella relativa al 2011 e quella relativa al 2012 anticipatamente e non nel 2013 come vecchio modelllo di tassazione).
Mentre per le seconde case poste in locazione le tasse dovute possono essere:
a) nel 2012 l'IRPEF sfitta (o di locazione) relativa al 2011, l'IMU (ICI + IRPEF sfitta conteggiata su 12 mesi!!!) relativa al 2012 e nel 2013 l'IRPEF per rendita di locazione relativa al 2012. E' evidente quindi come si paghino nel 2012 due IRPEF (2011 e 2012) e si conteggino tasse per 2 IRPEF relativamente al 2012 (IRPEF sfitta per 12 mesi relativamente al 2012 e IRPEF da rendita di locazione per 12 mesi relativamente al 2012).
b) nel 2012 l'IRPEF sfitta relativa al 2011, l'IMU (ICI + IRPEF sfitta conteggiata su 12 mesi!!!) relativa al 2012 e il 95% dell'importo della cedolare secca, imposta sostitutiva dell'IRPEF per rendita di locazione che dovrebbe essere dovuta nel 2013. In questo caso nel 2012 il contribuente (magari operaio o neolaureato a 8000 euro al mese che ha soltanto avuto la sfortuna di ereditare (con le tasse di successione) l'abitazione dei suoi genitori e non è riuscito a venderla) dovrà versare l'ICI relativa al 2012 (inglobata nell'IMU) e ben tre importi IRPEF (IRPEF relativa al 2011, IRPEF di abitazione sfitta inglobata nell'IMU e cedolare secca, imposta sostitutiva dell'IRPEF per rendita fondiaria).
Quindi non è strano notare come il canone di affitto degli appartamenti abbia subito in pochi mesi un balzo da 500 euro in media a punte di 600-700 euro al mese.
Tali tasse non sono dovute da chi assume una locazione.

Ciò potrebbe ridurre i costi dei canoni di affitto pur di usufruire di un reddito non tassato e di sconti di imposta, rendendo così sempre meno conveniente l'investmento di denaro per metterle in locazione (attualmente ) a fronte di forme alternative di investimento (generalmente coincidenti con le stesse forme di investimento che hanno provocato la bolla speculativa finanziaria pari a tre volte il prodotto interno lordo mondiale che ha generato la crisi economica che dal 2008 imperversa in tutto il mondo - fonte documentario "Inside Jobs" del 2010).

Per un contratto libero con canone di 500 euro mensili:
IRPEF1 = 0.23 * 0.75 * 12 * 500 = 1035 euro
IRPEF2 = 0.38 * 0.75 * 12 * 500 = 1710 euro
IRPEF3 = 0.43 * 0.75 * 12 * 500 = 1935 euro
Canone annuale percepito = 6000 euro
Cedolare secca = 12*500 * 21 / 100 = 1260 euro

ICI = ( 7 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 100 = 404.25 euro

IMU = ( 7.6 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 160 = 702.24 euro

In caso di mancata locazione l'imposta dovuta è l'IMU per seconda casa (887 euro circa).
In caso di locazione l'imposta dovuta è l'IMU ridotta (702 euro circa) + IRPEF sulla rendita oppure IMU ridotta (702 euro circa) + Cedolare Secca.
Nel caso di alcuni mesi sfitto ed alcuni locati, il calcolo complessivo viene fatto con i valori di tasse relativi ai mesi di riferimento.
Per esempio 4 mesi sfitto e 8 mesi locato con cedolare secca: IMU con aliquota 9.5 per mille * 4 mesi su 12 + IMU con aliquota 7.6 per mille * 8 mesi su 12 + cedolare secca * 8 mesi su 12



Uffici e negozi:
Analogamente, gli uffici ed i negozi non pagavano l'IRPEF per immobili sfitti, bensì l'IRPEF sulla rendita dell'attività, non compresa nell'IMU ed a tutt'oggi dovuta.
Tuttavia permane il fatto che tali categorie, produttrici di reddito diversamente da prime e seconde case, magari ereditate, pur pagando più degli anni precedenti, pagano complessivamente meno di altre categorie.
Aumenti esorbitanti del costo dei prodotti venduti/prestazioni offerte con conseguente inflazione potrebbero essere non giustificati, benchè fortemente paventati.


E bene notare inoltre che il reddito della persona fisica con il sistema della cedolare secca e quello dell'IMU viene sgravato dei ricavi dovuti all'IRPEF per la locazione di un immobile o l'IRPEF per un immobile sfitto.
Quindi detrazioni prolungate su 10 anni, per esempio le detrazioni per lavori edili inventivate al 36% o per risparmio energetico al 55%, dovrebbero essere valutate da caso a caso.


Il bilancio del Comune di Spinea, come da presentazione in sala consigliare, si attesta intorno ai 13 milioni di euro.
Di questi, un 20% è dovuto agli stipendi ed ai costi di personale (110 dipendenti), ed un 33% è dovuto alle entrate che lo Stato garantisce al Comune.
La maggior parte dei soldi raccolti dal territorio dal Comune è pari al 40% del bilancio comunale e con l'IMU questa si prevede che salga al 47% del valore del bilancio.

Nota: Sul sito del Comune vengono indicate le quote di imposta al variare della rendita catastale. Vale la pena notare che per le seconde case viene indicato nel grafico non la quantità delle imposte dovute, bensì la quota comunale, al netto del 3.8 per mille trasferito allo Stato.
Ciò permette di far sembrare l'IMU di poco superiore all'ICI (precedentemente incamerata tutta dallo Stato)
Quindi l'imposta dovuta al 9.5 per mille rimane il valore calcolato e di questo un 9.5 - 3.8 per mille, ovvero il 5.7 per mille rimane al comune.
Con una rendita catastale di 550, l'importo è pari a circa 525 euro, così come indicato dal grafico, mentre l'importo totale che il proprietario dovrà pagare è di 887 euro circa, come sopra scritto.

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News dal sito del Comune

Google News su Spinea - Pellegrini

Incipit

NOTA BENE

MAPPA SPINEA

PREZZI BENZINA MIRANESE

RADIO SPINEA WEB

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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013